Intervista a Yang P che racconta il nuovo podcast Musica D’Autori.

“Musica D’autori”, il nuovo podcast di Yang P, nasce dalla necessità di scoprire (e riscoprire) musica. In un’epoca nella quale la nostalgia e la retromania hanno vinto sulla curiosità e sull’innovazione, Paride Rosati confronta brani che per i più potrebbero risultare agli antipodi.

LINK STREAMING PODCAST: https://spoti.fi/2TMbb2h

Dalle produzioni di strumentali indirizzate alla scena rap/hip hop a podcaster. Raccontaci questa evoluzione.

In realtà la mia evoluzione è molto più variegata: prima e durante le strumentali di cui parli ho anche suonato diversi strumenti in gruppi di vario genere musicale.

Il diventare podcaster non è stato un processo diverso rispetto a quello che mi ha portato a fare ciò di cui ho appena parlato: la voglia di riuscire a trasformare la mia passione per la musica in un qualcosa di creativo da condividere con gli altri.

Dalle esperienze musicali che hai avuto si evince che la tua caratteristica fondamentale è la varietà. Ti appassioni con instancabile curiosità a tutto ciò che riguarda il mondo musicale. Si può dire in un certo senso che Musica D’autori sia per te un modo di condividere con te stesso e con gli altri questa tua peculiare caratteristica?

Direi di sì: in un momento in cui è molto facile omologarsi, in cui siamo inondati da informazioni e di idee che vengono copiate senza citare l’autore originale penso che sia necessario spingere su qualcosa di profondamente personale e caratteristico, per dire la propria.

Penso che il riscontro sia meno sicuro rispetto a quello che si avrebbe seguendo altre vie, però perlomeno in questo modo sono sicuro di non aver percorso una strada già battuta.

Nella tua selezione il genere non ha rilevanza. Ti basi dunque solo sul testo dei brani per confrontare gli artisti?

Sì e no: fino ad oggi effettivamente gli accostamenti sono sempre stati generati dal testo delle canzoni ma è più una casualità che una regola.

Non escludo che in uno dei prossimi episodi non possa partire da un giro armonico suonato da due artisti diversi o da uno strumento che si ascolta in due brani di genere molto diverso.

Hai mai pensato di portare questo format su youtube e produrre anche contenuti video?

Sì, ci ho pensato e penso che prima o poi lo farò.

Non l’ho ancora fatto perché vorrei che il format non fosse una semplice registrazione video di me che registro la puntata ma mi piacerebbe riuscire a trovare un modo per sfruttare al meglio la cosa.

Dai vari confronti che hai fatto fin’ora hai tratto delle conclusioni su come è cambiato negli anni il modo di comunicare in musica?

Sì, mi sembra che oggi, come non mai, si comunichi il più possibile perché per effetto trasversale, poi si riesca a diffondere anche la musica (che resta però sempre in secondo piano).

Non giudico questo cambiamento ma lo prendo come un dato di fatto e cerco quindi di adattarmi perché riuscire a diffondere la propria musica è importante quasi quanto comporla.

Come pensi di portare avanti il tuo format in futuro? Hai già delle idee a riguardo?

Di certo lo porterò avanti nella forma odierna (quindi almeno un nuovo episodio del podcast a settimana) man mano cercando nuovi canali di diffusione.

Al momento sto portando avanti vari contatti con diverse web radio per poter trasmettere i miei episodi anche sulle loro stazioni (tra l’altro ho trovato in questo senso molto entusiasmo e disponibilità) e non è escluso che cerchi anche un modo per arrivare alle radio FM.

Oltre questo sto pensando a come portare il podcast ”dal vivo” tramite eventi dedicati e DJ Set, spero di riuscire a farvi avere presto delle date!