Vincenzo Scarpulla e “I giorni rubati”: scopriamoli in questa intervista

Benvenuto Vincenzo Scarpulla per questa nuova intervista! Il tuo nuovo album “I giorni rubati” è disponibile dal 30 giugno ed è un disco molto personale il 9 tracce. Quale messaggio hai voluto comunicare al tuo pubblico con questo lavoro?

Il messaggio che ho voluto fare passare per il mio pubblico è quello di non arrendersi mai, anche se la vita a volte ci riserva delle situazioni imprevedibili, spiacevoli e difficili da affrontare. Bisogna comunque combattere per ritrovare la propria dimensione ed identità.

Non sappiamo se sei appassionato di cinema, ma se dovessi paragonare l’album ad un film, quale sceglieresti?

Per parallelismo sceglierei il film I giorni dell’abbandono” di Roberto Faenza. La trama, in due parole: un marito dopo anni di matrimonio e due figli, lascia la moglie senza nemmeno una spiegazione o un perché. E così cominciano i giorni dell’abbandono, giorni in cui una donna, ormai sola, si vede costretta ad affrontare qualunque tipo di problema senza più un supporto, senza più sapere davvero cosa fare, Ma l’incontro con un musicista solitario che vive nel suo stesso palazzo smuove qualcosa. Dopo una discesa all’inferno si può solo risalire.

La musica è in continua evoluzione e si adatta ai cambiamenti della società. Come vedi il ruolo dell’artista nel contesto attuale e come cerchi di rimanere rilevante e innovativo nel tuo approccio musicale?

Il ruolo dell’artista è tenere saldo il timone e navigare le acque della società anche in un momento, come quello attuale, di crisi di valori e di identità. La musica de sempre e, credo, per sempreci aiuta a riflettere, spesso ci porta a confrontarci con noi stessi, con i nostri sentimenti, ad esprimere gioia e ad affrontare momenti bui. È anche un mezzo per socializzare, condividere con altri esperienze, emozioni, attimi.

Nel brano “Una lezione importante” hai parlato di un’anima ferita e della consapevolezza che hai acquisito. Come hai trovato la forza per guarire da queste ferite emotive e come pensi che la tua musica possa aiutare gli ascoltatori a superare le proprie difficoltà personali?

La forza della musica può fare superare qualsiasi difficoltà! Cito uno dei miei brani dell’album, “L’uomo che sarei”. È proprio in quei versi che raccontiamo come la musica sia stata per me una componente importante direi quasi protagonista, che mi ha aiutato sempre a ritrovare la giusta strada quando mi sono perso. Assieme anche, mi va di aggiungere, ad un profondo lavoro su me stesso. Ai miei ascoltatori posso dire che ascoltare un brano musicale può ridurre la fatica mentale e che rispecchiandoci nelle parole di una canzone possiamo trovare un modo per auto confortarci e ottenere sollievo dalle emozioni spiacevoli. 

Ti vedremo dal vivo in questi mesi?

A inizio estate ho avuto il piacere di esibirmi dal vivo per RSE Live Streaming a Marina di Ravenna, presentando il singolo “I Giorni Rubati”.

Per il momento posso dire che a settembre ho un live a Rimini con TMF. Se le cose andranno bene mi vedrete in finale a San Marino!