Intervista a Marco Germani in occasione dell’uscita del suo nuovo EP “Regression”

E’ uscito in anteprima su Spotify e poi su tutti i portali di streaming digitale il nuovo EP di Marco Germani (chitarrista e produttore Vigevanese) dal titolo Regression.

https://open.spotify.com/album/1av4DOcxAOwSPrXbKbo0jZ?si=ypPpPK-4Sx2YRCCZccmA8A

5 full tracks, una intro e outro e 4 interludi per un concept album sulla regressione ed il disagio di un individuo che ha viaggiato nel limbo con il precedente Full album (Near Death Experience) per poi tornare in vita e non sentirsi minimamente rappresentato da una società sempre più allucinata.

Scritto con Sofia Bonardi (che interpreta la terapeuta e la voce interiore di Mr. Germani) , presenta un Feat di Ivano Bonizzoni al basso nella prima traccia ed un duetto (Sour Soul) scritto insieme a Diego Consiglio, in Abreaction e Personality Disorder è presente alla batteria Riccardo Ferraresi.

Foto e grafiche di Elisa’s Art , produzione e mastering dello stesso Germani insieme a Davide PaglianoAFTER LIFE MUSIC DIMENSION è la label che distribuisce e promuove il lavoro.

Lo abbiamo intervistato per conoscerlo meglio:

Come ti sei avvicinato alla Musica? Ho cominciato a 9 anni con gli studi di chitarra classica, a quel tempo andavo con un mio amico e compagno di classe che ora è un bravo attore e comico, il nostro maestro ci fece suonare dei semplici duetti melodici, ma ebbe l’idea di farci suonare di apertura ai concertisti nelle serate organizzate dall’associazione: fu un’esperienza traumatica ed esaltante al tempo stesso, avevo intuito che la gente era curiosa di vedere cosa combinavamo. Ovviamente non eravamo dei fenomeni, ma ci impegnavamo e avevamo imparato a portarla a casa guardandoci e recuperando gli errori. Furono le prime esperienze del “suonare insieme”, poi a 14 anni cominciai con la band nei garage e anche in questo caso suonammo subito per feste e compleanni. La mia vita è stata un continuo tentare di terminare una serata non perfettamente preparata, in questo sono diventato molto bravo e devo dire che il più delle volte riusciamo a coprire tutte le imperfezioni egregiamente, forse vive in me uno spirito da bluesman, ma amo anche le parti difficili e perfettamente incastrate, sono una sfida, diciamo che ho cominciato a suonare per stare in compagnia e intrattenere il pubblico.

Da pochissimo è uscito il tuo nuovo EP, come sta andando? Io non sono un artista “famoso”, quindi i miei parametri di valutazioni sono i complimenti e le critiche di chi conosco, quelli che suonano con me, gli iscritti ai corsi di musica della nostra associazione e qualche buon ascoltatore. Purtroppo non vedo un grande interesse dietro ai miei progetti di brani inediti, è piaciuta l’idea di farne un piccolo concept con i brani legati dalla stessa tonalità (come nell’album precedente Near Death Experience) e di coinvolgere i giovani musicisti di Limbo Neutrale nella scrittura di testi, melodie e parti ritmiche. Sto investendo anche qualche soldo per pubblicizzarmi ma non so quanto alla fine pagherà in termine di feedback, mi pare che il web sia un po’ incasinato e troppo vasto per poter “sfondare” e diventare virale, inoltre la gente usa i social solo per litigare o scrivere cazzate, non li vedo focalizzati sul cercare delle novità. Gran parte dei personaggi che si spacciamo per produttori sono dei cialtroni che vogliono solo fare soldi facili sfruttando i tuoi sogni e le tue incompetenze, non è un bel periodo, ma non mi interessa perché alla fine quello che scrivo a qualcuno arriverà.

Regression, perché questo titolo? C’è una doppia lettura: la regressione ipnotica del mio alter ego ad opera di una psicoterapeuta (interpretata da Sofia Bonardi) che casca in un baratro di ricordi confusi e sensazioni contrastanti e la “regressione” che la nostra società sta avendo a livello di comportamenti sociali e relazionali. In italiano è anche il titolo del secondo romanzo che ho pubblicato su Amazon e pur essendo “fiction” più o meno tratta argomenti simili, penso veramente che ci sia qualcosa che non vada in questa società e che si debba porre rimedio in fretta.

Lo hai registrato tutto da solo? Sì, è autoprodotto come tutte le mie cose, io e la mia compagna abbiamo fondato un’etichetta discografica di supporto alla nostra associazione culturale After Life Music Dimension, per permettere a chiunque di potersi produrre un singolo o un album senza voler fare i fenomeni e tentando di mettersi in discussione con gli strumenti a disposizione, spesso le migliorie arrivano proprio da amici ed artisti che si specializzano in qualcosa. Purtroppo ogni tanto qualcuno reputa più utile buttare via migliaia di Euro nello studio superfigo del momento, credendo che in questo modo potrà diventare una rock star famosa: sono punti di vista, io credo che conti molto l’idea che sta dietro a un progetto, non la forma perfetta.

Ci sarà anche un tour? Ci saranno ovviamente delle date, alcune sono già sui siti marcogermani.com e limboneutrale.it, non avendo un promoter fisso facciamo tramite amici e noi stessi, sicuramente apprezzerei qualcuno che ci permettesse di suonare fuori dal nostro ambiente, ma i locali sono restii a chiamare qualcuno che non sia delle propria zona o famoso perchè effettivamente di gente ai concerti ne va poca e rischiano il vuoto pneumatico, ma a noi va anche bene fare da supporter e abbiamo un sacco di cover classiche per fare delle date più commerciali oltre a una versione acustica in duo e in quattro. Punterei a un paio di date mese, se ne escono di più meglio, altrimenti ci accontenteremo di quelle che arriveranno.

CONTATTI:

https://www.youtube.com/watch?v=gAwdYZbqj2s
https://www.youtube.com/watch?v=bzWx3BOo4o0

https://www.youtube.com/watch?v=r5ZFCIioCuk

info e news sull’artista:

https://www.marcogermani.com/

Pagina FB: https://www.facebook.com/marcogermani/