BELLADONNA – NO STAR IS EVER TOO FAR Etichetta Belladonna Records

Sono romani ma in Italia, guarda un po’, fanno fatica a farsi apprezzare. Molto più conosciuti all’estero (il destino di tanti artisti italiani incompresi in patria perché non abbastanza cool, non abbastanza alla moda per entrare sotto l’ala protettiva di qualche hipster), Belladonna se ne fregano e tirano dritto per la loro strada. Dani, insieme a Luana fondatore di Belladonna, è già di per sé una garanzia. La sua produzione artistica in questo nuovo disco (il sesto per la band) è magistrale. La voce di Luana è sempre molto “sul pezzo”, tra voce rauca, bluesy e maledetta, ed aperture pop accattivanti. La band gira quanto basta per garantire un’andatura di crociera stabile tra il metal, l’epic rock, lo space rock e virate pop. Ma quello che fa la differenza in questo disco sono le invenzioni di Dani sugli arrangiamenti. Sono gli arrangiamenti che danno profondità siderale a molti passaggi dell’album. “Black beauty” su tutte sintetizza questa capacità di dare profondità e intensità ai pezzi. Per non parlare di “Mengele in disguise”, che magicamente fa entrare con sapienza un po’ di sonorità alla volta, intessando una trama sonora che è cibo per la mente. Se a questo ci si aggiungono due “sberle” di power pop rock come “More more more” e “Come Babylon”, che meriterebbero l’heavy rotation sui nostri network.