Pronti per il passo definitivo, intervista agli Zerella in occasione dell’uscita del disco d’esordio (6 Aprile 2018)

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Zerella non è solo il cognome eufonico di Ciro, cantautore classe ’93 cresciuto tra i dischi e le cassette della sua vecchia casa, ma anche una vera e propria band cantautorale. Dalla penna e dalla chitarra di Ciro vengono fuori delle canzoni nude ed intime che vengono poi vestite insieme alla band in sala prove. La band si completa con Alessio Vito (chitarre e cori), Gianluigi Pilunni (basso) e Remo Radica (batterie, tastiere). L’attenzione sul progetto cresce con il passare del tempo grazie all’apertura dei concerti di artisti come Gazebo Penguins, Giorgio Ciccarelli, Giorgio Canali e Marlene Kuntz.

Sotto casa tua il disco d’esordio, in uscita il prossimo Aprile per Seahorse  Recordings e distribuito Audioglobe, affonda le radici nella canzone d’autore italiana, nel rock d’ oltremanica anni 90 e nelle influenze pop del nuovo millennio.

 Un disco diretto, intimo e che racconta pregi, difetti ed avventure del quotidiano ma anche storie che vengono da lontano.

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Zerella in occasione dell’imminente uscita del suo esordio discografico.

1) Il vostro primo disco com’è nato?
Il disco ha avuto una genesi particolare. Chi ci ha seguito sui social lo sa bene. Inizialmente era previsto un ep, poi abbiamo deciso di fare il passo definitivo perché ci sentivamo pronti e non si sarebbero affrettate le cose. È stato molto naturale e quindi, come tutte le cose naturali, è stato travagliato. Lo abbiamo registrato tra il Play Music Studio di Cava de’ Tirreni e lo studiolo del nostro fonico Emilio Capuano, a Serino.

2) Che musica ascoltate?
Io (Ciro ndr) ascolto principalmente musica d’autore, indie italiano, elettronica e diverse diramazioni del rock oltre ad avere un debole per le soundtrack videoludiche e cinematografiche; Alessio ad esempio è un malato di progressive rock e del cantautorato ma ha tantissimi ascolti che affondano le radici negli anni novanta. In generale più che ai generi ci affidiamo all’ascolto diretto, cercando di non essere troppo condizionati dalle etichette.

3) Cosa pensate del panorama indipendente italiano?
Penso che oggi se esiste è grazie a gruppi storici come Afterhours, Marlene Kuntz o Timoria. Gruppi che come sound sono profondamente diversi da quelli di oggi. Poi è arrivato Vasco Brondi che ha cambiato radicalmente il modo di scrivere canzoni ed ha influenzato decine di artisti venuti dopo di lui, me incluso. Indie e mainstream ormai si mischiano e si miscelano in continuazione e non sono di quelli che pensa sia un male: penso ad esempio a Colapesce, un cantautore perfettamente a metà tra ‘’indie’’ e ‘’mainstream’’ eppure tra i più bravi in circolazione in Italia, non solo a livello di testi.

4) Avete mai pensato di andare ad un talent?
No e francamente, tranne rarissime eccezioni è un modo per rischiare di bruciarsi. Fa parte del gioco, se accetti quelle regole sei in un mondo ‘’parallelo’’ fin quando riesci a starci, dopo nemmeno un anno arriverà qualcuno a prendere il tuo posto e non credo sia una strada giusta. Ciò non vuol dire che non ci possano essere veri “talenti” ad un talent show. Ma poi, emergono?

5) Dove possiamo ascoltarvi dal vivo?
Partiremo dalla Campania cercando di “conquistare” tutta l’Italia, perciò se vi incuriosisce sapere di più seguiteci sui nostri canali social (www.facebook.com/zerellamusicawww.instagram.com/zerellamusica).