2 Giugno 2012: esce il videoclip “LA BANDIERA” tratto dall’album “ITALIA SVEGLIA! Note per destare un paese pt. 1”

2 Giugno
2012… Festa della Repubblica…
su
internet migliaia di persone chiedono l’annullamento
della
parata militare per i festeggiamenti…
per
devolvere centinaia di migliaia di euro alle popolazioni colpite dal sisma.
2 Giugno
2012… Festa della Repubblica…
esce
oggi il videoclip “LA
BANDIERA”,
un
viaggio a tempo di rock nella memoria perduta del nostro paese,
con le
voci di Pasolini e di Pertini…
Il brano
è parte integrante di un disco coraggioso, indipendente e provocatorio:
“ITALIA
SVEGLIA! Note per destare un paese pt. 1”
dei
genovesi Altera
che esce
il 2 Giugno 2012… Festa della Repubblica…
Dal 2 giugno 2012, Festa
della Repubblica, sarà disponibile on line il videoclip della canzone “La
bandiera” del gruppo musicale genovese Altera, che “accompagna”
la pubblicazione del nuovo disco del gruppo genovese: “ITALIA SVEGLIA!
Note per destare un paese pt. 1”. Il logo ufficiale delle Celebrazioni del
150° dell’Unità d’Italia apre il video (in parte girato al Museo del
Risorgimento/Mazziniano di Genova), con il Patrocinio dell’Associazione
Nazionale “Sandro Pertini” (Firenze) e la collaborazione del Centro
Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini c/o la Cineteca di Bologna e di Mneo Archivio Italiano
della Memoria MI. Il giovane regista Pietro Barabino (classe 1988) e la band
genovese (all’attivo “Canto di spine – versi italiani del ‘900 in forma canzone”,
album dedicato alla poesia “cantata”, con Alda Merini semisvestita in
copertina ed ospite insieme a Mario Luzi, Alessandro Quasimodo, Paolo Fresu,
“Freak” Antoni, Franz Di Cioccio, Manuel Agnelli, ed altri membri di
noti gruppi rock italiani), hanno realizzato un videoclip low budget ma ricco
di spunti e di idee… un viaggio rivolto al futuro nella memoria del nostro
paese, un omaggio alle figure di Pertini e di Pasolini, con le loro voci nel
brano.  Protagoniste le immagini in uno
struggente B/N di repertorio (la
Liberazione, piazza Fontana, ecc.), che diviene
“colore”… virato “al nero” (Ustica, Capaci, ecc.)… fino
alle voci “storiche” di S. Pertini (in veste di Comandante partigiano
e di Presidente), di P. P. Pasolini mentre parla della società dei consumi
(citato anche con la frase “…in un paese orribilmente sporco…”).
La nostalgia per le due figure (le “assenze” più dolorose nell’italia
odierna”, secondo la band), legano i 6 minuti di una canzone (testo di S.
Bruzzone, musica di Davide Giancotti), che “omaggia acidamente” il
tema dell’inno nazionale e si fa ruvida a metà del suo scorrere, quando tocca
gli argomenti dell’immigrazione, dello stragismo, del rapporto nord sud nel
paese”. La musica ed i suoni vanno di pari passo con il passato “recente”
italiano… e con i contenuti del  fitto
libretto del cd, “fottendosene allegramente” dell’estetica musicale
“alternativa”. Comandante partigiano… ho visto la tua bandiera,
verde bianca rossa… diventare nera…” è la porzione di un dialogo
amaro, immaginario, con il “Presidente di tutti gli italiani”,
sull’Italia di ieri e… di oggi, mentre Pasolini parla della “società dei
consumi”. Un “distillato” di Resistenza allo stato puro, al di
fuori dell’inutile e fallimentare retorica celebrativa, tra cenni di una festa
popolare mancata e attesa da tempo. L’ultima immagine del filmato, le
impalcature per il rifacimento della facciata di un palazzo, rivestite con i
colori della bandiera, mostrano quello che per la band è lo stato attuale
dell’Italia: un enorme edificio che si sta “sgretolando”.   La band è assolutamente favorevole
all’ipotesi di annullare la parata militare del 2 giugno per la Festa della Repubblica e di
destinare alle popolazioni colpite dal terremoto le centinaia di migliaia di
euro che si andrebbero a risparmiare.
Sabato 9 giugno 2012 alle
ore 18.00 è prevista la presentazione ufficiale del progetto, a L’Aquila presso
il teatro tenda di piazza Duomo, sede dell’Assemblea cittadina.
LEGGI QUI IL COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL
DISCO IN USCITA
Sulla copertina del loro disco
precedente
(prodotto con  Franz Di Cioccio della PFM), venivano
musicate poesie di autori come
Montale, Quasimodo,  Pasolini, Caproni, Luzi …
suonavano con loro Paolo Fresu,
Manuel Agnelli, Emidio Clementi, Roberto “Freak” Antoni…
in copertina la poetessa ALDA MERINI
a seno nudo…
Oggi si ripresentano con un disco
altrettanto coraggioso e fuori dagli schemi che,
attraverso la scelta delle
“Produzioni dal basso”,
racconta la crisi “totale”
del nostro paese:
in copertina un’immagine satellitare
dell’Europa, con l’Italia… spenta, al buio…
all’interno anche…
un brano dedicato al “prete da
marciapiede” don Andrea Gallo
e la testimonianza della
blogger  aquilana Anna Pacifica
Colasacco…
ALTERA
presenta
ITALIA SVEGLIA!
note
per destare un paese
pt. 1
“Produzioni dal basso”
Distribuzione: Venus
Data di uscita: 2 giugno 2012
Il disco svela Il primo segreto di don Andrea Gallo
(il prete “da marciapiede” della Comunità di S. Benedetto al
Porto GE,
citato da A. Celentano a
Sanremo… OSPITE SPECIALE in voce e…  video
                       “... il vero fascismo è proprio
questo potere della civiltà dei consumi che sta distruggendo l’Italia. Questa
cosa è avvenuta talmente rapidamente che, in fondo, non ce ne siamo resi
conto…
(Pier Paolo Pasolini)
IL DISCO:

“Italia sveglia!” è un invito potente a
contrastare l’immobilismo, ad impegnarsi per sognare e “cercare” un
paese diverso e migliore…  Un  provocatorio contributo da
“liberi cittadini”, prima che da musicisti… Un album digipack
diviso in due parti, che è anche un vero e proprio “librino” sul
tema, con una grafica da block notes che racchiude le 12 pagine del booklet,
quasi tutto di testo; una traccia rom (un cortometraggio di 15′ minuti,
visibile su PC) completa un progetto di contaminazione azzardato e
coinvolgente. “Italia sveglia!” costituisce un “punto a
capo” sull’attualità del nostro paese,  ma è soprattutto un invito a
360° a contrastare le paure e l’anti-politica inutile,  a rimboccarsi le
maniche… a partire da L’Aquila, con la voce della blogger Anna Pacifica
Colasacco  che chiude l’album, descrivendo la situazione della sua città.
Imprescindibile la presenza dell’ospite speciale don Andrea Gallo, per la band
“simbolo ed esempio di ciò che resta dell’Italia migliore perduta”,
che interviene in voce, “circondato” idealmente da tutta la band,
nella canzone che racconta le sue origini.  “Resiste” anche la
“poesia elettrica” tipica della band, con i versi distorti e cantati,
del poeta 80enne Bruno Rombi, tradotto in mezzo mondo e curiosamente non ancora
del tutto compreso nel nostro paese. L’album è stato registrato, missato e
masterizzato al Green Fog Studio GE (Tre allegri ragazzi morti, Perturbazione,
Meganoidi, Marti, ecc.) da Mattia Cominotto; la grafica, da un’idea della band,
è stata curata amichevolmente dall’artista contemporaneo Enrico Musenich   (www.facebook.com/musenich).    Il disco appoggia, con logo in copertina, la campagna per i
diritti di cittadinanza “L’Italia sono anch’io” (www.litaliasonoanchio.it).  

L’album si muove liberamente attraverso il filo della
memoria, prendendo come riferimento imprescindibile i fatti del dopo terremoto
a L’Aquila ed il suo futuro “non pervenuto”. Il disco è infatti
dedicato agli abitanti de L’Aquila, “ingannati ed abbandonati come la loro
città” ed agli “Angeli del fango”, le migliaia di ragazzi che
spontaneamente hanno ripulito Genova dal fango dell’alluvione del novembre
2011. Per Altera “sono i ragazzi come loro l’ultimo rivolo di speranza di
questo paese”. Non a caso nel retro copertina  non compare la
canonica immagine del gruppo ma una foto di 10 ragazzi e ragazze sporchi di
fango. La 2° parte del progetto, in uscita l’anno prossimo, proseguirà e
concluderà le “note per destare un paese” (per chi vorrà contribuire
alla stesura è disponibile la pagina Facebook dedicata

(www.facebook.com/pages/Italia-Sveglia-Altera/110270409071

LA
BAND
Un cantante sul palco con un
libro in mano…  Gli Altera sono una
band genovese attiva da tempo sulla scena rock nostrana, autori di un genere
che è stato definito “poesia elettrica” o “rock testimoniale”,
per l’abitudine di inserire spesso voci “esterne” al posto del
cantato.  Emblematico al riguardo il loro
“Canto di spine – versi italiani del ‘900 in forma canzone”,
co-prodotto nel 2001 con Franz Di Cioccio (PFM) per S4/Sony (e premiato al MEI
nel 2008), con la poetessa Alda Merini seminuda in copertina ed una nutrita
schiera di ospiti (la stessa Merini che recita e suona il pianoforte, Mario
Luzi, Raffaele Crovi, Alessandro Quasimodo, Paolo Fresu, Steve Piccolo e membri
delle più “note” rock band italiane: Skiantos, Afterhours, C.S.I.,
Modena city ramblers, Massimo volume, Timoria, ecc. In tempi “non
sospetti” hanno suonato anche in luoghi inusuali come librerie, scuole,
ospedali psichiatrici ed ex lager, nonché all’estero in Germania, Austria e
Romania. La band, penalizzata nel suo percorso da numerosi cambi di formazione,
si è trasformata da tempo in una sorta di collettivo artistico
“aperto” ad altre attività, che ha comunque sempre ruotato intorno al
nucleo originario, formato da Davide Giancotti (chitarre, programming, musiche)
e Stefano Bruzzone (voce, testi, rotte). 
Sotto vari aspetti è un gruppo che ha anticipato o aperto strade, dando
il LA al successivo interesse di vari musicisti italiani verso la poesia. Gli
Altera sono: Davide Giancotti chitarre, Stefano Bruzzone voce, Claudio Luvarà
batteria e Fabio Agrone basso. www.gruppoaltera.com
Leggi qui un’introduzione all’album: http://www.lunatik-ftp.it/dati/PDF/Disco_Contenuti.pdf
Leggi qui i testi di “ITALIA
SVEGLIA”:
http://www.lunatik-ftp.it/dati/PDF/Canzoni.pdf
Guarda qui alcune pagine del booklet
in anteprima
Leggi qui la biografia completa del
gruppo:
http://www.lunatik-ftp.it/dati/PDF/Scheda_Altera.pdf
Altre notizie sul disco precedente: http://www.lunatik-ftp.it/dati/PDF/Canto_di_spine.pdf
Ascolta “IL CANTO”
degli ALTERA (2001): una poesia di ALDA MERINI, con la poetessa che suona il
piano e legge i suoi versi, la tromba di Paolo Fresu e la batteria di Franz Di
Cioccio (PFM) insieme alla band genovese: questo brano è considerato da molti
l’omaggio musicale più alto ad Alda Merini www.youtube.com/watch?v=_3turqipRcQ