The DI MAGGIO CONNECTION – Rowdy (Thunderbord Records)

Lasciando da parte l’ingombrante curriculum del chitarrista e dues ex machina della band in questione (Marco di Maggio, di cui ci limitiamo, per dovere di cronaca, che è l’unico italiano ad essere entrato nella prestigiosa Rockabilly Hall of Fame americana)… Che dire di questo disco? Album perfetto. 11 brani che scorrono via che è una bellezza. Nowhere latitude, brano pilota che è stato usato per presentare il disco alle radio e di cui è stato realizzato anche un video (https://www.youtube.com/watch?v=Yxw7U8TZ2Cg) e prima traccia di Rowdy già la dice lunga sulla incredibile attitudine rock n roll del gruppo. La chitarra elettrica si dimena incessantemente e alla velocità della luce tra assoli e arpeggi che la dicono lunga sulla prestanza di Marco di Maggio. Dietro di lui un batterista, lasciatecelo dire, con i “controcolgioni”, che macina beats rockabilly che Slim Jim (batterista degli Stray Cats) gli fa un baffo. E, dopo un bridge maestoso, con una chitarra che vagheggia con nonchalance tra folk, country e rock classico, la band approda a un finale in cui un bassone western e una tromba tex mex ci fanno capire fin da subito che qui non si scherza. Che qui il rockabilly è solo un punto di partenza, una solida base per costruire un disco che scandaglia, alla velocità della luce, e con una lucidità e padronanza, la musica “americana” che ha scosso generazioni rockers, di folk singer, di country man, di boogie dancers in giro per gli States.