[Recensione] Split – Marco Mati – Stefano Morelli / Lapidarie Incisioni

Cover(1)

SPLIT è un disco con due cantautori dentro, “di quelli che si facevano una volta”, come recita la cartella stampa che accompagna il prodotto. Un cd diviso in due, lato A e lato B, come si usava ai tempi del vinile. Con questo disco l’etichetta che lo ha prodotto, la romana Lapidarie Incisioni, presenta due cantautori:

Marco Mati, Milanese trapiantato a Roma che ha fatto sua la lezione Motown ed è pregno di Soul, Funk, R&B e Reggae e Stefano Morelli, Napoletano trapiantato nel mondo che da anni va in giro a raccontare le storie di un viaggiatore con gli occhi e l’anima aperti.

Due esordienti che hanno nel cuore e nei suoni mondi musicali differenti, ma che condividono lo sguardo oltreoceano, l’uno la parte mancante dell’altro. Tanto lirica e malinconica la scrittura di Stefano morelli, che porta nella sua valigia di giramondo l’amaro disincanto e l’amore per il mare della sua terra, Napoli e di tutti i mari del mondo, tanto graffiante il groove funkeggiante di Marco Mati, che abbraccia la lezione di autori come Ben Harper, Eddie Vedder e Jamie Lidell tra gli altri” (sempre dalla cartella stampa).

L’operazione è ben riuscita e il disco ha la sua ragion d’esistere. A volte forse troppo scarno, ma le canzoni funzionano anche solo con chitarra, voce e poco più. Questo vuol dire che siamo di fronte a due artisti maturi, dalla grande cultura musicale che riescono a tradurre in pezzi originali e in musica nuova la loro forte ispirazione blues/folk/jazz, restituendoci canzoni che sanno stare in piedi da sole e che risultano più che credibili.