[Recensione] Doctor Krapula – “Viva El Planeta!”

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Quando la voglia di suonare ed il piacere per la musica si legano ad un pensiero, ad un’idea che si pensa dovrebbe essere universalmente accettata e che si vuole trasmettere tramite le proprie note, allora, in quel momento, la musica acquista un diverso valore e si insinua in coloro che hanno le orecchie giuste per ascoltarla e cogliere i messaggi in essa contenuti. Tutto questo per introdurvi ai Doctor Krapula, la band che in questa settimana ha risuonato nella mia stanza e della quale mi appresto a darvi qualche informazione. Partiamo da chi sono: il gruppo nasce nel 1998 a Bogotà in Colombia grazie a 5 musicisti: Mario Muñoz (voce), Sergio Acosta (tastiere), German Martinez (chitarra), David Jaramillo (basso) e Niko Cabrera (batteria). Oltre 16 anni di carriera ed esperienza hanno permesso ai Doctor Krapula di contare su di un nutritissimo gruppo di fans sparsi ormai in tutto il mondo ed ottenere molti riconoscimenti, tra cui spiccano 12 premi Shock De La Mùsica nonchè 3 nominations sia ai premi Mtv latinoamericani che ai Latin Grammy. Parliamo un po’ di musica. Quella dei Doctor Krapula si situa all’interno del gigantesco calderone rispondente al nome di “alternative rock”, cercando, peraltro con ottimi risultati, di costruirsi un’identità più specifica capace di trovare all’interno del comune genere musicale una propria dimensione artistica. I brani di questa band sono infatti arricchiti da influenze provenienti dallo ska, dal reggae, passando per il punk ed arrivando sino alla musica popolare. Durante l’ascolto del loro ultimo album “Viva El Planeta!” devo ammettere di non aver mai notato nessuno di questi generi prendere il sopravvento sugli altri e forse è proprio questo il punto di forza dei Doctor Krapula. Come accennato all’inizio e come potete comprendere dal nome del suddetto album, la composizione artistica del gruppo bogotano è permeata da un messaggio di trasformazione e attivazione della coscienza popolare in merito alle problematiche socio-ambientali sia della loro terra natia, la Colombia che di tutto il Sud America. Il primo brano, “Doctor Krapula Presente” è 3 minuti di pura energia, (vi consiglio anche il videoclip su YouTube, merita veramente..https://www.youtube.com/watch?v=swMGhcP5Hhw ) scandita da una linea vocale molto reggae nell’impostazione ma molto rock nella realizzazione, un ritmo deciso e trascinante che cresce sino a giungere al suo apice nel finale, caratterizzato da un energio assolo di chitarra; nel complesso un’ottima canzone d’apertura che invoglia a proseguire l’ascolto.Antidoto”, la 2° traccia, mi lascia un po’ di amaro in bocca quando, dopo appena 16 secondi, la chitarra riempie l’atmosfera con un’intro fin troppo simile a “Intifada” degli Ska-p ma, come non si giudica un libro dalla sua copertina, mi sembrerebbe eccessivo partire con dei pregiudizi. I Doctor Krapula infatti riescono ad interessarmi anche con questa composizione. Tralasciando le suddette somiglianze, il brano è molto breve ma anche molto intenso, colmo di suoni fra i più vari che nella loro energica confusione riescono comunque a ritagliarsi una propria singolarità e dar luce ad interessanti riff e progressioni. Atención”, 5° brano dell’album, merita due parole di riguardo: sound fantastico, ritmo deciso con una tastiera capace di tenere buone basi condite da un’ottima effettistica; assieme alla chitarra è la protagonista del brano, i loro riff si incrociano spesso facendo da perfetto contorno alle critiche parole della linea vocale. Senza dirvi niente, senza contestualizzarvela, vi consiglio infine la traccia “Exigimos”. Concludo dunque rivolgendo un grandissimo augurio a questa band per il suo futuro e per la sua già avviata carriera e consigliandone vivamente l’ascolto. La buona musica si può solo apprezzare.

By Bluff

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