una instant song di ANTONIO MAZZOCCOLI
uno sfogo per quanto sta succedendo nella sua terra a causa delle trivellazioni di petrolio
e un’amara riflessione sull’Italia di oggi
guarda
il video
https://www.youtube.com/watch?v=95otmjlh4KM&feature=youtu.be
Antonio Mazzoccoli, in arte RAM, è un materano ormai da anni trasferitosi a Milano. Ma nella sua terra ci ritorna spesso. E ultimamente l’odore acre delle trivellazioni (e, forse, come si dice in questi giorni, di rifiuti tossici) si fa sentire. E allora Antonio scrive questa canzone, che parte da un’ciona come la bandiera italiana per fare una considerazione amara sullo “stato dell’arte” dell’Italia.
CREDITS
Antonio Mazzoccoli ha studiato al Conservatorio di Matera. Da quella esperienza, e durante tutti gli anni dedicati alla musica, ha accumulato molte amicizie. Alcuni di questi amici hanno collaborato alla stesura di “Tre colori” tra i quali citiamo il tenore Vincenzo Cristofori, il compositore e maestro Rodolfo Grieco (ha lavorato con Edoardo Vianello, Franco Califano, Caterina Caselli e altri), l’arrangiatore Giovanni Rosina (ha collaborato con Cristina D’Avena e molti altri)
TRE COLORI
prendo tre colori e mi faccio un ragù
prendo tre colori che ci metterò su…
sopra il verde un bambino che lo bagnera’
sopra il bianco un piccione che lo sporchera’
sopra il rosso il mio sangue che cola e che reclamera’
prendo tre colori e mi faccio un caffè
prendo tre colori che mi faccio un bidè
con il verde mi puliro’ questa mia mano
col bianco il davanti ed il mio deretano
col rosso il mio cuore sporcato da questi colori
siamo complici noi tutti complici
di una Patria che amore per noi più non ha
siamo zingari noi tutti zingari
disertori egoisti di mediocrità.
prendo tre colori e mi stappo un crodino
prendo tre colori che divento Arlecchino
con il verde sul capo un pagliaccio sarò
con il bianco sul viso deriso verrò
con il rosso nel cuore vergogna io proverò