I Minimal Joy si presentano con un album estremamente intenso e introspettivo: “Cold Kiss”. Il disco trasmette costantemente un senso di fragilità che tende a scaturire nella mortificazione e nell’annullamento personale. Un sottile filo conduttore lega tutte le tracce dell’opera; infatti ,pur essendo caratterizzati da sfumature diverse, i brani condividono l’immagine di un confronto tra il singolo individuo e il mondo esterno. L’album inizia con “Cold Kiss”, contraddistinta da un permeante senso di impotenza e resa quasi onirica dai particolari echi che caratterizzano voci e chitarre, saltando poi tra canzoni “d’amore” e brani di protesta, per chiudersi infine con “Dark, Sweet, Tender Violence” più cruda e insofferente rispetto ad una società egoista e priva di sentimenti.