Gibonni, Danilo Sacco ed il Coro Brodosplit in concerto: il report

Gibonni - Danilo_live_okSabato 6 Giugno, al Parco San Giuliano di Mestre, con Venezia sullo sfondo, si è svolto un evento musicale unico che ha attraversato le barriere geografiche ed i generi. Gibonni, la rock star croata più popolare nei paesi della ex-Jugoslavia ha scelto di omaggiare Venezia con un programma particolare, tendenzialmente, anche se non rigorosamente acustico. In apertura il Coro Brodosplit, ovvero, una formazione vocale maschile dei cantieri della città di Spalato, in costume tradizionale della regione. Solenni e rigorosi, come se fossero alle prese con un repertorio religioso, i membri del coro hanno aperto la serata con due brani di Ljubo Stipišić, poeta e cantante tra i più amati in patria, nonché padre dello stesso Gibonni.
Il primo cambio di atmosfera lo abbiamo proprio quando sale sul palco Gibonni, accompagnato dalla sua band, a metà tra acustico ed elettrico, in cui le note del violino e le scale tipicamente balcaniche di Marko Ramljak, si mescolavano perfettamente con le strutture e l’impostazione jazz del pianista Matija Dedić, giusto per nominare due membri di una band di altissima qualità, in cui erano presenti chitarra elettrica, basso, percussioni e batteria.
Gibonni ha proposto alcuni dei suoi classici più recenti e del passato, alternando il cantato in lingua inglese al croato, senza però che la musica subisse alcuna brusca variazione, “Nothing Changes” e “Dobri Ljudi”, giusto per fare alcuni esempi, in uno spettacolo in cui è impossibile tracciare le differenze tra ciò che è pop, rock o world music e forse è meglio non pensare a definizioni troppo rigide, e chiamarla semplicemente musica.
Un momento particolarmente ispirato è stato l’arrivo sul palco di Danilo Sacco, storica voce dei Nomadi ed attualmente impegnato nella sua carriera solista. Danilo aveva duettato con Gibonni in “Non Credere (She Said)”, singolo datato 2014 e diventato una hit in diversi paesi.  Questa è stata la prima occasione in cui i due hanno eseguito insieme il brano dal vivo ed alla band di Gibonni, si è aggiunto per l’occasione anche Andrea Mei alla fisarmonica, collaboratore storico di Danilo nonchè ex-membro dei Gang. L’esibizione cadeva nel giorno del cinquantesimo compleanno di Danilo Sacco, che ha poi proposto la sua “Emilie”, tratta dall’ultimo album “Minoranza Rumorosa”, accompagnato da Gibonni alla chitarra acustica e dal resto della band. Il brano è il racconto toccante di una storia d’amore, quella del pittore Charles Moulin, amico di Matisse, che rinunciò al suo amore, Emilie, per poter vivere a Parigi ed esprimere la propria arte. Il tempo di salutare Danilo ed il concerto riprende all’insegna del repertorio di Gibonni, con brani come “Hide The Mirror”, “Libar” ed “Oprosti”, apprezzatissimi dal pubblico croato. Il gran finale è ancora all’insegna del Coro Brodosplit, alla magia di queste voci, nel momento in cui il sole incomincia a calare su Venezia.