Dopo il suo primo album prodotto da La Grande Onda, lascia l’etichetta e torna in scena con BOSSY, il nuovo singolo accompagnato da tre remix nel nuovo EP MARTI STONE presenta il suo nuovo video

BOSSY

https://youtu.be/wmiq1k8ObIk

 

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Bossy è il singolo che celebra il percorso di Marti Stone fin’ora. Uno status symbol e un’affermazione.

Bossy è un termine sottilmente concesso per definire Marti Stone, l’artista che continua a darsi da fare pur senza grandi label e supporti alle spalle, amata e odiata ma sicuramente rispettata per la sua credibilità.

Bossy è inoltre un occasione per sfatare il mito delle donne che non sanno fare rap, spesso sottovalutate e discriminate nella scena, affermando Marti Stone come una delle poche che lo fa meglio.

 

“Non mi  sono mai posta così prima d’ora perché ho sempre messo al primo posto l’umiltà e non mi sono mai data falsi meriti prima di aver fatto determinati passi,  questo mi ha portata in parte ad essere sottovalutata. Nel ritornello chiarisco che è il momento di farmi spazio a costo di passare per una Bossy. E’ il primo singolo nato dalla collaborazione tra me e Pankees (già produttore per artisti come Fedez e Jesto) e farà da ponte tra i lavori passati e la nuovissima versione di me che sta per arrivare”

Questa la prima dichiarazione della rapper su Bossy, che già sta riscuotendo notevole curiosità tra i fans e sul web.

 

Il testo fa rifermineto ad avvenimenti quotidiani nella scena rap di oggi, continua a calcare lo storico dell’artista e la sua qualità che dal 2009 è ormai chiara a tutti, provoca ironicamente i rappers che hanno tagliato il traguardo con scorciatoie e poca gavetta. Il tutto con un flow croccante e metriche innovative.

Il primo verso è dedicato ai “rappers da cameretta”  (“io a casa mia mai/ speakers e mic / corro piu’ nella vita che online / tu a casa dei tuoi un sacco di hype poi mami stacca il wifi”)

Non mancano le prese di posizione riguardo la figura femminile in Italia e nel rap nello specifico (“fatta di ferro non mi si taglia / io vado in guerra non miss italia”)

Lucio Dalla disse in un’intervista che il rap è demenziale, Marti Stone ricorda le sue parole citandolo nella barra  (“brucio dalla / voglia di dissarvi tutti alla/ Lucio Dalla”), volendo discostarsi dall’immaginario stereotipato del rapper forzatamente costruito su un modello che non gli appartiene.

I riferimenti non finiscono qui. Infatti la prima strofa lascia l’interrogativo sulle carriere fondate più su Likes che su talento e gavetta reale,  tipiche di quegli artisti che artisti non sono e vengono usati per poi essere fatti fuori dalle etichette, come fecero con Eazy-E, frontman degli N.W.A., che morì secondo la leggenda per mano del loro manager Suge Knights (“finisci dove arrivano i likes, sparisci come Eazy con l’AIDS”).

 

Bossy  è stato remixato da tre tra i più promettenti dj/producers italiani. Il 14 marzo è prevista l’uscita di BOSSY EP, una raccolta del singolo prodotto da Pankees e dei tre remix ufficiali che verranno presentati al pubblico sui social di Marti Stone.

I remix sono curati da: Smoothies (duo di dj/producers che si è fatto conoscere grazie a TOP DJ su SKY e alla collaborazione con Cristian Marchi), Weshit, Pump The Noise (giovane producer che ha già pubblicato per labels europee di riferimento per l’elettronica come Spinnin’Records).

 

Potete seguire Marti Stone su:

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