“Sai cosa facevano i dinosauri? Vivevano senza il cellulare, parlavano senza mai chattare, giravano per strada senza neanche avere un navigatore… satellitare”. Così recita il ritornello de “I dinosauri” canzone contenuta nell’omonimo disco di Cisco, uscito a fine ottobre.
Ritrovatosi con Alberto Cottica e Giovanni Rubbiani, infatti, il cantante modenese, ha portato sulle scene un album di cui si sentiva davvero il bisogno.
Un disco “antico” a tutti gli effetti, che scaccia però l’accezione negativa associata spesso a questo termine.
Antico nei modi e nei messaggi, nel ripercorrere facce, storie, movimenti e ideologie che sono ormai quasi un ricordo.
Scettico, invece, verso le nuove generazioni in cui la schiavitù data dalla tecnologia e la vacuità la fan da padroni.
Dieci brani, da “Cosa conta” a “Tex”, in cui traspaiono le riflessioni e i pensieri di Cisco nei confronti della società contemporanea, priva di quei valori che ormai solo i “Dinosauri” conoscono.
Un disco che passa dalla malinconia al sarcasmo riflettendo su chi siamo e cosa saremmo potuti diventare.
“Sai cosa facevano i dinosauri? Suonavano senza talent-show, giravano nei locali rock, vendevano persino dischi nei negozzi… erano antichissimi pensa un po’”.