Calma apparente è il primo estratto da NOI NON SIAMO INFINITO, album esordio dei Voina Hen.

 Il video è stato registrato presso il Circolo Arci Tipografia (PE). E’ stato diretto dallo studio IDIO di Roma. La scenografia è stata curata da Francesco Cuomo. L’istallazione “Oltreuomo” presente nel video è opera della giovane artista lancianese Valentina Leonelli.

https://www.youtube.com/watch?v=YAYkbVIGhRw

 

Calma apparente è il primo estratto da NOI NON SIAMO INFINITO, album esordio dei Voina Hen.

Calma Apparente è una storia. La storia del tempo che passiamo a coccolare, di nascosto, la nostra parte peggiore. A lucidare vecchi pezzi d’odio lontano dagli altri, per il timore che possano scoprire che non siamo perfetti, che non siamo sempre brillanti e sorridenti. 

Calma Apparente è la storia di quando, prima o poi, qualcosa si rompe. Di quando mandi affanculo il tuo capo o la tua ragazza. Di quando vomiti tonnellate di rancore contro chi ti ha sempre sottovalutato. E di come la paura sparisca quando tutto questo succede.  Ed è un orgasmo, una incredibile liberazione. 

Calma Apparente è una mappa che indica la strada meno sicura, il paese più pericoloso, il mare con le onde più alte. E’ l’amico che non ti mente dicendo che andrà tutto bene perchè non andrà tutto bene, ma è proprio questa la cosa divertente.

Calma Apparente è una meditazione per imparare a lasciarsi andare. Per sfogare un odio represso per troppo tempo. L’odio ogni tanto va portato a spasso,  lasciato libero di ringhiare e abbaiare contro i vecchi e contro questo stupido sole.

cover voina

VOINA HEN

Noi non siamo infinito

Maciste Dischi

 

 Questo è un disco che urla e che strepita. Un disco che odia con forza ma con il sorriso stampato in faccia. Un disco che non accetta il futuro e che sputa in faccia a chi, dopo anni di caviale, adesso offre solo avanzi”. Lo definiscono così Voina Hen il loro crudo e graffiante disco d’esordio (dopo un ep di due anni fa). Con la stessa squadra dell’ep al loro fianco (Manu Fusaroli, ovvero uno dei produttori che ha fatto la storia dell’indie italiano, e Marco Di Nardo, Ma de Po), avanti tutta con testi sempre “sul pezzo” e una naturale propensione a scrivere pop songs indie rock che suonano da subito dei classici.