ALTERA presentano il videoclip “MI HANNO RUBATO IL PRETE”

Nel
loro ultimo disco, “ITALIA SVEGLIA!”, spronano il paese ad uscire
dall’immobilismo in cui è sprofondato.
I due video precedenti, “Italia Sveglia” e “La bandiera”,
sono provocatori e controcorrente.
Ora,
nell’anniversario delle manifestazioni spontanee  sorte a Genova nel 1970 a sostegno dell’allora
vice parroco don Andrea Gallo, allontanato dalla Curia contro il volere degli
abitanti…
ALTERA
presentano il videoclip
“MI HANNO RUBATO IL PRETE”
Un
lavoro composto da immagini originali del 1970 di Giorgio Bergami, con la
partecipazione di don Gallo, ospite in voce…
 
Guardalo
in streaming su YouTube:
http://youtu.be/DpPz5b6BP_E
L’ALBUM
– “ITALIA SVEGLIA! note per destare un paese – pt. 1”

Produzioni
dal basso”

Distribuzione:
Venus

Data
di uscita: 2 giugno 2012

“… il vero
fascismo è proprio questo potere della civiltà dei consumi che sta distruggendo
l’Italia. Questa cosa è avvenuta talmente rapidamente che, in fondo, non ce ne
siamo resi conto…” (Pier Paolo Pasolini)

Italia sveglia!” è un invito potente a contrastare
l’immobilismo, ad impegnarsi per sognare e “cercare” un paese
diverso e migliore
… Un  provocatorio contributo da
“liberi cittadini”, prima che da musicisti… Un album digipack
diviso in due parti, che è anche un vero e proprio “librino” sul
tema, con una grafica da block notes che racchiude le 12 pagine del booklet,
quasi tutto di testo; una traccia rom (un cortometraggio di 15′ minuti,
visibile su PC) completa un progetto di contaminazione azzardato e
coinvolgente.
“Italia sveglia!” costituisce un “punto a
capo” sull’attualità del nostro paese, ma è soprattutto un
invito a 360° a contrastare le paure e l’anti-politica inutile, a rimboccarsi
le maniche
… a partire da L’Aquila, con la voce della blogger
Anna Pacifica Colasacco che chiude
l’album, descrivendo la situazione della sua città.
Imprescindibile la presenza dell’ospite speciale don
Andrea Gallo
, per la band “simbolo ed esempio di ciò che resta
dell’Italia migliore perduta”, che interviene in voce, “circondato” idealmente
da tutta la band, nella canzone che racconta le sue origini.
Resiste” anche la “poesia elettrica” tipica della band, con i
versi distorti e cantati, del poeta 80enne Bruno Rombi,
tradotto in mezzo mondo e curiosamente non ancora del tutto compreso nel nostro
paese.
L’album è stato registrato, missato e masterizzato al Green Fog
Studio GE (Tre allegri ragazzi morti, Perturbazione, Meganoidi, Marti, ecc.) da
Mattia Cominotto; la grafica, da un’idea della band, è stata curata
amichevolmente dall’artista contemporaneo Enrico Musenich 
(
www.facebook.com/musenich ). Il disco
appoggia, con logo in copertina, la campagna per i diritti di
cittadinanza “L’Italia sono anch’io”
(
www.litaliasonoanchio.it
). 
La 2° parte del progetto, in uscita l’anno prossimo, proseguirà
e concluderà le “note per destare un paese” (per chi vorrà contribuire
alla stesura è disponibile la pagina Facebook dedicata (
www.facebook.com/pages/Italia-Sveglia-Altera/110270409071479
).
Leggi qui un’introduzione all’album * http://www.lunatik-ftp.it/dati/PDF/Disco_Contenuti.pdf
LA
BAND
Un cantante sul palco con
un libro in mano… Gli Altera sono una band genovese attiva da tempo sulla
scena rock nostrana, autori di un genere che è stato definito “poesia
elettrica” o “rock testimoniale”, per l’abitudine di inserire
spesso voci “esterne” al posto del cantato. Emblematico al riguardo
il loro “Canto di spine – versi italiani del ‘900 in forma canzone“,
co-prodotto nel 2001 con Franz Di Cioccio (PFM)
per S4/Sony (e premiato al MEI nel 2008), con la poetessa
Alda Merini
seminuda in copertina ed una nutrita schiera di
ospiti (la stessa Merini che recita e suona il pianoforte, Mario Luzi, Raffaele
Crovi, Alessandro Quasimodo, Paolo Fresu, Steve Piccolo e membri delle più
“note” rock band italiane: Skiantos, Afterhours, C.S.I., Modena city
ramblers, Massimo volume, Timoria, ecc. Da ricordare anche l’esordio con
“Livida speranza” nel dic. 1996 (all’interno una curiosa versione di
“Annarella” dei Cccp), la partecipazione a raccolte quali “Fuori
dal Mucchio vol. 1”, “Aia da respia – Genova canta De Andrè”,
“Arci libertà e musica Vol. 2”, colonne sonore come “I ragazzi
del Salvemini” di G. Bugani e “(Salvare) la Costituzione”, del
cantante, nella collana di librini artigianale d’arte “Pulcinoelefante” di
Alberto Casiraghi. Durante il G8 di Genova Altera sarà l’unico gruppo musicale
ad aderire come firmatario al Genoa Social Forum, schierandosi in modo netto.
In tempi “non sospetti” hanno suonato anche in luoghi inusuali come librerie,
scuole, ospedali psichiatrici ed ex lager, nonché all’estero in Germania,
Austria e Romania. La band, penalizzata nel suo percorso da numerosi cambi di
formazione, si è trasformata da tempo in una sorta di collettivo artistico
“aperto” ad altre attività, che ha comunque sempre ruotato intorno al nucleo
originario, formato da Davide Giancotti (chitarre, programming, musiche) e
Stefano Bruzzone (voce, testi, rotte). Sotto vari aspetti è un gruppo che ha
anticipato o aperto strade, dando il LA al successivo interesse di vari
musicisti italiani verso la poesia. Gli Altera sono: Davide Giancotti chitarre,
Stefano Bruzzone voce, Claudio Luvarà batteria e Fabio Agrone basso.

Ascolta “IL CANTO” degli ALTERA (2001): una poesia di ALDA MERINI, con la poetessa
che suona il piano e legge i suoi versi, la tromba di Paolo Fresu e la batteria
di Franz Di Cioccio (PFM) insieme alla band genovese: questo brano è
considerato da molti l’omaggio musicale più alto ad Alda
Merini   
www.youtube.com/watch?v=_3turqipRcQ
HANNO DETTO DI  “ITALIA SVEGLIA!”
Gli Altera
sono una band che non si fa problemi a dire quello che pensa ed a prendersene
la responsabilità… queste canzoni sono una sorta di integratore delle nostre
energie
” (Paolo Giordano, “Il Giornale”)
La rabbia e
l’orgoglio di un disco politico come pochissimi altri negli ultimi anni

(Valerio Rosa, “L’Unità)
Gli Altera
sono una sorta di coscienza critica del rock indipendente italiano

(Guido Festinese, “Il Manifesto”)