28 Settembre: Bubola al MEI 2.0 di Faenza

 

Sabato 28 settembrore 21.00
al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza,
il più grande museo di ceramiche del mondo
Massimo Bubola
 presenta
Anteprima Tour
Autunno 2013
Instant songs al Mei 2.0 di Faenza
INSTANT SONGS-CRONACA IN MUSICA
un progetto di giornalismo musicale
di Massimo Bubola
ogni mese
on line, in download
su www.instantsongs.it
un brano dedicato a un fatto di cronaca nera
Il progetto “Instant songs” vuole ricondurre la canzone alla sua funzione originaria: quella di raccontare i fatti salienti ed in primis quella che oggi viene definita “cronaca nera”. Prima dell’avvento della letteratura scritta, la canzone era l’unico modo per tramandare quello che accadeva. Per questo la canzone ha una funziona di memoria epica: nel momento in cui si affronta la cronaca con una canzone, la cronaca si estranea dai motivi che l’hanno scatenata o ispirata, e diventa epica, riuscendo a parlare al di là del fatto che l’ha ispirataUna “instant song” nasce per porre questioni e sottolineare riflessioni su un fatto appena accaduto, così da superare l’arco temporale della semplice notiziaUn fatto di cronaca per quanto efferato, per quanto possa colpire l’immaginario collettivo, si esaurisce per propria natura nell’arco di una settimana o poco più. Le “Instant songs” sono ballate  che creano intorno ad un fatto una riflessione d’approfondimento più ampia della cronaca giornalistica o dei saggi di ricerca. Una clamorosa “instant song” fu “Hurricane” di Bob Dylan, contenuta in Desire del 1976 che partì da un fatto di cronaca reale e affermò, prima della sentenza dei giudici, che Rubin “Hurricane” Carter era innocente. Dylan indicò perfino il nome dell’assassino anche se l’etichetta discografica lo fece tornare in studio per eliminare la strofa, pericolosa dal punto di vista legale. Massimo Bubola, per fare un esempio, ha già scritto nel passato tante “istant song” si sono protratte nel tempo; “Alì Zazà”, che parlava di un baby killer napoletano, e “Don Raffaè”, che raccontava i rapporti tra boss ed istituzioni: temi ancora oggi estremamente attuali. La poesia rende un episodio decifrabile a persone che non hanno saputo dell’episodio e non ha connotazioni culturali legate al fatto, è una testimonianza che dà leggibilità: è questo il lavoro che devono fare i poeti e non quello che non devono fare i cronisti. Il cuore di “Instant songs” è riuscire a dare ai fatti la giusta altezza e allo stesso tempo contestualizzarli, renderli universali e leggibili al di là della cronaca pura. Una “Instant song” riesce a trasformare un fatto di cronaca nera in un sentimento che colpisce una comunità.