10 domande per MANO, intervista al primo artista de La Sete Dischi

MANo @ DRP studio - recordin INAPNEA

Il suo album d’esordio, “La Pulce nell’Orecchio” (La Sete Dischi 2014), ci è piaciuto da subito (SI SCARICA GRATIS DA QUI). Abbiamo dato la notizia dell’uscita (qui), abbiamo recensito il disco (qui) e ora abbiamo anche scambiato qualche chiacchiera con Marco Giorio, ovvero colui che si cela dietro il progetto MANO.

 

1) Da quanto tempo componi canzoni?
Da tanto tempo, la prima forse alle scuole medie, anche se le primissime cose non erano nient’altro che dei vaghi tentativi di .

2) Come è nato questo disco?
In breve : nasce per necessita’. Avevo l’esigenza di avere qualcosa da presentare . E’ diventato poi un modo per chiudere un periodo di esperimenti acustici . Ha finito per essere una sfida con me stesso, un modo per mettermi alla prova come autore di testi e di musiche, ma soprattutto come produttore . Un’occasione per imparare a scegliere e soprattutto a sacrificare, che e’ sempre la cosa più difficile . Ho esplorato mondi sconosciuti, tra virgolette, e ora mi sento arricchito, tra virgolette 🙂

3) Sei soddisfatto?
Si, soprattutto di certi brani .
No, se tornassi indietro affiderei i compiti tecnici a terze persone, perchè il fatto di essere allo stesso tempo colui che riprendeva se stesso mi ha creato un po di difficoltà in fase esecutiva .

4) A quali cantautori della scena attuale ti senti maggiormente più vicino artisticamente?
Avrei bisogno di capire bene cosa si intende per scena attuale . Italiana o Straniera ? Ancoriamoci alla lingua . Un italiano che mi sembra “multiforme” musicalmente e’ Daniele Silvestri : passa anche lui dal rap alla ballata, mischia le carte . Forse però non e così attuale . Una spezia che uso spesso, fin dalle prime canzoni, e’ il ritmo in levare . Questo tipo di miscela l’ho trovata anche negli ultimi lavori dei TARM . Anche loro però, nonostante il nome, non sono proprio dei ragazzi . Generalizzando un po, per concludere, posso dire di sentirmi vicino a tutti quelli che non partono per rientrare in un genere preciso . Accostabile a tutti quelli che non sono “mono-emotivi” ma che esplorano, nelle loro canzoni, le sensazioni e le emozioni : tutte, soprattutto quelle brutte (in rima) .

5) Che musica ascolti in generale?
Qui mi viene chiesto di generalizzare perciò a grandi linee ascolto tutto ciò che, in un certo senso, mi “arriva” 😉

6) Fai il nome di 3 dischi/artisti che ti hanno cambiato la vita.
Sono più di tre . Come mettermi in difficoltà . Ok provo, ma non credo che riuscirò ad essere riassuntivo 🙂 .Stavolta provo a uscire dai confini della discografia nazionale .
1) Nirvana : ho ascoltato Nevermind per la prima volta nell’estate tra la terza e la quarta elementare : non avevo mai sentito niente di così .. wow ;
2) Bob Marley : il reggae tutto, anche quello italiano . Ho avuto per un certo periodo bisogno di sentirmi parte di qualche cosa, mi sono preso una cotta per questo genere e ho tutt’ora un amore incondizionato per il ritmo in levare, lento ma irresistibile . Cmq Marley e’ un autore fantastico a prescindere dal ritmo : le sue melodie sono bellissime anche solo chitarra e voce ;
3) Beck : ascoltando Mellow Gold, ma anche tutta la sua discografia, mi sono convinto definitivamente di come quella stilistica e di genere sia soltanto una gigantesca “pippa” mentale . Con Beck ho cominciato a strafottermene e dire/suonare/fare tutto quello che mi va di fare, ho imparato a non castrarmi da solo . Ed ecco che sul disco potete trovare un pezzo come “LaParlantina”, agli antipodi rispetto a “LaMiaVacanza” , o brani come “Accademico Però”, che “sembra quasi scritto da un altro cantante” .

7) Come hai scelto il tuo nome d’arte MANO?
Per via dell’angioma che ho sulla mano sinistra . E’ una malformazione venosa, un gomitolo di capillari disposti come un piccolo arcipelago di isole, di color vena . Da piccolo qualcuno si divertiva a prendermi in giro, poi col tempo hanno cominciato a chiamarmi così, fino a dimenticarsi del mio vero nome . Ora anche mia sorella mi chiama così .
Manita invece e’ il mio alter ego cattivo, una proiezione, un pò femmina, un pò stronza, un pò acida, rapper per gioco, provocatore di professione . Compare in qualche episodio nel disco, molto più spesso dal vivo. Forse quando dico “cantautore ma non proprio” , Mano e’ il cosiddetto “cantautore” , Manita e’ il “ma non proprio” .

8) Riesci a vivere di musica?
Non riesco a non vivere di musica :), cioè non riesco a vivere senza musica . Putroppo non e’ la mia unica fonte di sostentamento . Vado avanti cercando di organizzarmi l’esistenza in modo da avere più tempo possibile da dedicare a questo progetto . Preferisco non parlare pubblicamente delle mie attuali situazioni lavorative extra musicali . Voglio dare sempre meno spazio a questo argomento, nelle interviste, nella mia mente .

9) Dove possiamo vederti live?
Nei locali dei vostri amici o conoscenti, suggerite il mio nome ai direttori artistici, agli organizzatori di eventi e potrete rispondere voi a questa domanda:) . Scherzi a parte, nell’attesa che tutto ciò accada ho caricato sul tubo un live in presa diretta, scrivete < Mano – “In Apnea”> . E’ stato registrato al DRP Studio di Monta’, paese in cui vivo, a metà tra Torino e Alba . Le riprese audio sono di Paolo Calzavara e le riprese video di Daniele Ferrero . Dovendo anche fare più volte lo stesso brano per via delle riprese video, siamo rimasti per parecchio tempo nella stanza delle registrazioni, fino ad esaurimento O2 . Da qui il titolo “In Apnea” .
Il live per me rimane un’esperienza diversa dallo studio, dove invece posso sbizzarrirmi negli arrangiamenti e togliermi parecchi sfizi . Dal vivo devo rivedere i brani per poterli suonare in una versione più scarna, con meno strumenti .

10) Progetti futuri?
Senza dubbio assecondare il più possibile le mie voglie di artista, artigiano chiamatemi come vi pare . Sicuramente un altro disco . Ho già delle idee abbastanza precise, ma mi piace decidere in corsa e chi lo sa che succederà . Per ora l’intenzione e’ di fare un’autoproduzione, questa volta guidata dalla stessa persona che poi si occuperà del missaggio. Per scaramanzia preferisco non dirvi di chi si tratta . L’alter ego Manita avrà più spazio, mi stanno uscendo parecchi testi in quella modalità e a me piace quando basta aprire il rubinetto e l’acqua scorre .

Grazie!